Non ci sono spettacoli legati a questo evento.

VOLEVO NASCONDERMI

120 min

Genere: Biografico

Lingua: italiana

Regia: Giorgio Diritti

Con: Elio Germano, Oliver Ewy, Paola Lavini, Gianni Fantoni, Duilio Pizzocchi, Pietro Traldi, Leonardo Carrozzo, Orietta Notari

Toni, figlio di una emigrante italiana, respinto in Italia dalla Svizzera dove ha trascorso un’infanzia e un’adolescenza difficili, vive per anni in una capanna sul fiume senza mai cedere alla solitudine, al freddo e alla fame. L’incontro con lo scultore Renato Marino Mazzacurati è l’occasione per riavvicinarsi alla pittura, è l’inizio di un riscatto in cui sente che l’arte è l’unico tramite per costruire la sua identità, la vera possibilità di farsi riconoscere e amare dal mondo. “El Tudesc,” come lo chiama la gente è un uomo solo, rachitico, brutto, sovente deriso e umiliato, diventa il pittore immaginifico che dipinge il suo mondo fantastico di tigri, gorilla e giaguari, stando sulla sponda del Po. Sopraffatto da un regime che vuole “nascondere” i diversi e vittima delle sue angosce, viene richiuso in manicomio. Anche lì in breve riprende a dipingere.  L’uscita dall’Ospedale psichiatrico è il punto di svolta per un riscatto e un riconoscimento pubblico del suo talento. Le sue opere si rivelano nel tempo un dono per l’intera collettività, il dono della sua diversità.

120 min

Genere: Biografico

Lingua: italiana

Regia: Giorgio Diritti

Con: Elio Germano, Oliver Ewy, Paola Lavini, Gianni Fantoni, Duilio Pizzocchi, Pie...

Toni, figlio di una emigrante italiana, respinto in Italia dalla Svizzera dove ha trascorso un’infanzia e un’adolescenza difficili, vive per anni in una capanna sul fiume senza mai cedere alla solitudine, al freddo e alla fame. L’incontro con lo scultore Renato Marino Mazzacurati è l’occasione per riavvicinarsi alla pittura, è l’inizio di un riscatto in cui sente che l’arte è l’unico tramite per costruire la sua identità, la vera possibilità di farsi riconoscere e amare dal mondo. “El Tudesc,” come lo chiama la gente è un uomo solo, rachitico, brutto, sovente deriso e umiliato, diventa il pittore immaginifico che dipinge il suo mondo fantastico di tigri, gorilla e giaguari, stando sulla sponda del Po. Sopraffatto da un regime che vuole “nascondere” i diversi e vittima delle sue angosce, viene richiuso in manicomio. Anche lì in breve riprende a dipingere.  L’uscita dall’Ospedale psichiatrico è il punto di svolta per un riscatto e un riconoscimento pubblico del suo talento. Le sue opere si rivelano nel tempo un dono per l’intera collettività, il dono della sua diversità.
Volevo nascondermi trionfa alla 66ma edizione dei David di Donatello aggiudicandosi 7 premi tra cui MIGLIOR FILM, MIGLIOR REGIA a Giorgio Diritti, MIGLIOR INTERPRETAZIONE MASCHILE a Elio Germano.
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