BOLSHOI BABYLON
90 min
Genere: Documentario
Lingua: ITALIANO
Regia: Nick Read
Con: Anatoliy Iksanov, Maria Alexandrova, Maria Allash, Sergei Filin, Anastasiya Meskova, Vladimir Urin, Andrei Budberg
Critica BOLSHOI BABYLON porta alla luce, tra backstage, spettacoli mozzafiato e illuminanti interviste, le tantissime divisioni personali e politiche tra i ballerini, i manager e chi lavora dietro al sipario del celebre teatro, mentre lo stesso tenta di sanare le sue ferite e di riguadagnare il prestigio dovuto alla compagnia di ballo più importante del mondo.
Ne è uscito un intricato quadro di rivalità, lotte di potere, gelosie professionali, scandali e intrighi politici culminati con la tragedia che colpisce Sergei Filin, allora direttore artistico del teatro, nel gennaio 2013.
Filin viene attaccato da uno sconosciuto con dell’acido, riportando ustioni del terzo grado che lo lasciano parzialmente cieco.
L’uomo accusato del crimine si rivelerà essere uno dei ballerini solisti dello stesso Bolshoi: Pavel Dmitrichenko.
L’assalto sconvolge la Russia e macchia inesorabilmente la reputazione del più amato simbolo culturale del Paese.
Dopo un periodo tumultuoso di proteste pubbliche, durante il quale diversi ballerini si dimettono o vengono licenziati, il Cremlino nominerà un nuovo direttore per ristabilire l'ordine: Vladimir Urin del Stanislavskij Teatro di Mosca. La scelta scatenerà in realtà nuovi conflitti.
90 min
Genere: Documentario
Lingua: ITALIANO
Regia: Nick Read
Con: Anatoliy Iksanov, Maria Alexandrova, Maria Allash, Sergei Filin, Anastasiya M...
Critica BOLSHOI BABYLON porta alla luce, tra backstage, spettacoli mozzafiato e illuminanti interviste, le tantissime divisioni personali e politiche tra i ballerini, i manager e chi lavora dietro al sipario del celebre teatro, mentre lo stesso tenta di sanare le sue ferite e di riguadagnare il prestigio dovuto alla compagnia di ballo più importante del mondo.
Ne è uscito un intricato quadro di rivalità, lotte di potere, gelosie professionali, scandali e intrighi politici culminati con la tragedia che colpisce Sergei Filin, allora direttore artistico del teatro, nel gennaio 2013.
Filin viene attaccato da uno sconosciuto con dell’acido, riportando ustioni del terzo grado che lo lasciano parzialmente cieco.
L’uomo accusato del crimine si rivelerà essere uno dei ballerini solisti dello stesso Bolshoi: Pavel Dmitrichenko.
L’assalto sconvolge la Russia e macchia inesorabilmente la reputazione del più amato simbolo culturale del Paese.
Dopo un periodo tumultuoso di proteste pubbliche, durante il quale diversi ballerini si dimettono o vengono licenziati, il Cremlino nominerà un nuovo direttore per ristabilire l'ordine: Vladimir Urin del Stanislavskij Teatro di Mosca. La scelta scatenerà in realtà nuovi conflitti.